Il mutamento climatico conseguente al definitivo ritiro dei ghiacciai, determinò una migrazione di gruppi umani verso le montagne. Inizialmente (fino a 5.500 anni fa circa) questi furono cacciatori che seguivano gli spostamenti della fauna selvatica dalla pianura verso le montagne. Successivamente invece gli spostamenti avvenivano dall’Europa centrale attraverso i grandi fiumi e agevolati dalla facile transitabilità dei colli alpini. In questa seconda fase si colloca probabilmente l’insediamento antropico che ha lasciato la necropoli di Vollein.
La necropoli, individuata nel 1968 nei pressi dell’omonimo villaggio, sorge nel settore più depresso del dosso montonato parzialmente ancora ricoperto da depositi glaciali, e ricopre un’area sub- rettangolare di 20 x 30 m.
Gli scavi archeologici hanno portato alla luce 66 tombe a cista, ossia a forma di cassetta di pietra sporgente dal terreno, composte da quattro lastroni montanti e di una lastra di copertura debordante i lati della tomba. La pavimentazione della tomba era costituita dal suolo stesso.